L'avv. Nino Aloi non fa più parte del Consiglio dei Cavalieri
L'avv. Nino Aloi, Gran Maestro dell'Ordine Civile e Militare del Tempio, al quale ultimamente aveva aggiunto "della Pietà del Pellicano", che grazie alla benevolenza del Presidente del Consiglio dei Cavalieri della C.O.I. (Coordinamento delle confraternite e associazioni di ispirazione cavalleresca riconosciute dalla Chiesa Ortodossa Italiana) dott. Francesco Vecchio, Gran Maestro dell'Ordine del Tempio di Salomone e del G.O.M.E., era stato inserito nel Gran Magistero del Comitato. e questo nonostante le obiezioni e l'opposizione di diverse associazioni cavalleresche, in particolare quelle di riferimento al Santo episcopo Adeodato Mancini, di venerata memoria.
Purtroppo le perplessità da più persone avanzate erano fondate in quanto l'avvocato, che nel 2016 fu ordinato diacono da mons. Filippo, salvo poi richiedere la sospensione due giorni dopo, dal punto di vista religioso manca di coerenza, facendo ora l'ortodosso, ora il cattolico (nonostante sia templari che massoni sono ufficialmente scomunicati e un massone templare cattolico è un ossimoro), ora l'anglicano ecc. La pretesa poi di essere riconosciuto Gran Maestro di tutti gli Ordini della Pietà del Pellicano e non solo della sua associazione templare (alla quale la dizione Pietà del Pellicano è stata inserita soltanto recentemente) gli ha creato una infinità di inimicizie e avversioni che stavano danneggiando anche la Chiesa Ortodossa Italiana che, in buona fede e incautamente, lo aveva accolto. E' una lezione salutare perché, come ci aveva avvertito un nostro episcopo, la persona è assolutamente inaffidabile e, avendoci tradito già una volta, aveva seri motivi per pensare che anche ora, si sarebbe comportato allo stesso modo. Che dire? Aveva ragione.
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