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martedì 28 aprile 2020

La fune al collo.

La fune al collo


Le strade deserte, ogni tanto passa qualche macchina, per di più una pattuglia di carabinieri. Qui, nel condominio due famiglie che abitano nelle palazzine l’una di fronte all’altra si sono improvvisate dj del quartiere: cercano di mettere simultaneamente la stessa canzone per farla sentire a tutti. Suonano di tutto: dal folklore calabrese e canzoni napoletane, ai brani moderni da discoteca. Spesso mettono “L’italiano” di Toto Cutugno, facendo ritornate con la mente nei tempi in cui tutto era molto più facile: i mitici anni 80/90! E la gente che prima li scrutava con lo sguardo pieno di critica, “sti giovani di oggi”, adesso si fa coinvolgere applaudendo dai balconi. Uno dei miei conoscenti della Ciociaria scrisse un post su FB, in cui diceva che tutti ce l’hanno con tutti, lì dove abita, per fortuna qui in Calabria non è cosi, anzi, sembra che la gente si vuole bene di più, mentre si assiste ad uno scempio di un paese alla deriva!

Chi ha creato in laboratorio il coronavirus? I loro nomi non li sappiamo e probabilmente non li sapremo mai, perché appartengono a quella categoria del potere occulto che gravita tra le banche e le case farmaceutiche e che si serve di presta nomi, i burattini che appaiono nella scena politica, facendo finta di decidere qualcosa, quando in realtà fanno le leggi, firmano i provvedimenti, orientano l’opinione pubblica solo nella direzione che viene loro ordinata da chi muove i fili dalla camera dei bottoni.
Perché hanno creato questo virus? Questa domanda è più facile, basta analizzare l’andamento degli eventi! Si vuole il potere su tutto il mondo, decidere le sorti delle nazioni, avere tutti gli abitanti della terra sotto il proprio potere. Ma come è possibile a realizzare questo folle piano, se siamo divisi in Stati, nazioni, usanze? E soprattutto come si fa a sottomettere la popolazione dotata di intelletto, di opinioni, di vari carismi che hanno caratterizzato i vari liders lungo la storia dell’umanità, senza ribellioni che potrebbero danneggiare se non del tutto distruggere questo subdolo potere occulto? La storia ci insegna che tutte le dittature prima o poi crollano, e le nazioni riacquistano la propria libertà! E allora si dà seguito ad un piano a lungo termine, che “mangia” questa libertà a piccoli “morsi” passo dopo passo, ma soprattutto creando le illusioni di progresso e comodità. Dall’altro canto si fa leva sull’amore dell’essere umano verso se stesso e i propri cari, sulla paura per la propria salute, sul culto del proprio corpo. E così, attraverso i mezzi di comunicazione si fanno le campagne di promozione dei prodotti sempre più sofisticati, mirati, precisi! Oramai l’elettronica è diventata come una droga, non si può farne almeno. Prima la televisione, poi il computer, poi il cellulare! Tutto indirizzato ad attutire la capacità di pensare ed analizzare in modo corretto la realtà circostante. La mente umana è di per se analitica, tende normalmente collegare la causa con l’effetto, e tutto avvolto nell’istinto naturale di sopravvivenza e conservazione della specie. E questo non sta bene a chi vuole le persone sottomesse! E allora si crea una specie di anestesia dei sensi tramite i vari dispositivi di comunicazione.
Una volta mi capitò osservare un ragazzo di 9 anni che giocava con un play station. Il gioco consisteva nel inscenare l’uscita con la moto in città. Si immedesimava nel personaggio che montava sulla moto e sfrecciava tra le strade trafficate, e sbandava spesso, ribaltandosi in mezzo ad una strada, andando a scontrarsi frontalmente con le macchine, a sbattere contro un palo, insomma le situazioni che in realtà sarebbero mortali, ma lì, al di là dello schermo stregato, il personaggio si rialzava come se nulla fosse, rimontava in sella e avanti! “Ma è solo un gioco – dicono i genitori – non è reale! Che c’è di male?” perché anche noi, adulti ormai siamo abituati ai film americani, dove dopo un volo di 100 metri di profondità, da una macchina in fiamme il guidatore esce illeso, nemmeno la giacca si è sgualcita! Tutto normale, no? E quando siamo concentrati sulla trama, quando sta per giungere ad una risoluzione di un mistero, o si arriva alla massima tensione seguendo un inseguimento o una fuga, tutto si interrompe bruscamente: pubblicità! Ma cosa c’è dietro a tutto questo la maggior parte di persone non s’accorge! Quando invece è uno di tanti modi per distruggere la percezione della realtà alterandola nella nostra mente, sminuendo notevolmente la percezione istintiva del pericolo in caso dei film, e provocare la deconcentrazione in caso della pubblicità. Tutto mirato a distruggere la nostra capacità di osservazione e di analisi!
Un altro mezzo per addormentare la nostra capacità di giudizio è il cellulare. Ci illudiamo di aver accesso alla libera informazione, chiunque può dire la sua su FB o Twitter, chiunque può collegarsi a YouTube e vedere l’infinità di filmati di contenuto scientifico, e non manca mai la pubblicità dei prodotti miracolosi che fanno sparire le rughe o fanno dimagrire in pochi istanti, ma in realtà si tratta di un’enorme, megagalattica illusione perché tutti questi mezzi di informazione sono controllati e manipolati dai soliti burattinai senza nome!
E mentre noi, incantati abbiamo quasi fuso il nostro cervello nei cristalli liquidi dei mezzi avanzati di elettronica, le nostre libertà personali vanno “rosicchiate” pezzettino dopo pezzettino dalla regolamentazione sempre più rigida!
Come esempio, se torniamo indietro un po’ di anni, vi ricordate quando era appena uscito il digitale terrestre? Nella pubblicità si parlava della sua comodità, del come era utile, di quanti nuovi canali si poteva vedere. Non era obbligatorio, chi non era interessato non l’aveva acquistato. Chi aveva i televisori vecchi che funzionavano e non erano predisposti ad installazione del digitale, continuava ad usarle tranquillamente, quando un giorno tutta la telecomunicazione passò al digitale! E mi ricordo quanta gente ha dovuto buttare i vecchi televisori e comprare dei nuovi con il digitale terrestre incorporato! Certamente a spese proprie. E l’industria che produce i televisori ha fatto un bel giro d’affari.
E se andiamo ancor più indietro, nei tempi dei nostri nonni, più o meno la stessa cosa avvenne con l’assicurazione dell’auto. All’inizio era facoltativa, chi non era assicurato, pagava i danni dalla propria tasca, in caso dell’incidente, ma chi non aveva mai fatto l’incidente risparmiava un mucchio di soldi, non facendo l’assicurazione. Poi divenne obbligatoria, e non solo! Negli anni divenne sempre più cara!
Nel mentre nell’ambito della medicina e dell’igiene, facendo leva sulla paura per la propria salute, proseguiva la campagna pubblicitaria dei prodotti igienizzanti che rimuovono germi e batteri, facendoci credere che siamo circondati dalla sporcizia, disinformandoci che i batteri non sono tutti dannosi, ma ci sono anche quelli necessari alla nostra protezione dalle aggressioni esterne appunto dei virus.  E i prodotti igienizzanti non fanno distinzione tra i batteri buoni e cattivi, li rimuovono tutti, lasciandoci più esposti ed indifesi.   Nello stesso tempo, alterando la soglia dei valori normali massimi e minimi dell’organismo, di modo che i valori considerati prima al limite ma ancora normali, sono diventati anomali, cioè considerati alti o bassi, ci hanno costretti così a comprare le medicine per abbassarli o alzarli! E, come si sa, le medicine chimiche fanno guarire alcune malattie, ma danno gli effetti collaterali, tra i quali la soppressione delle difese immunitarie! Il risultato? Il nostro organismo non produce più gli anticorpi per contrastare i diversi virus, da una parte per via di medicinali che li sopprimono e dall’altra per l’eccesso di igiene che rimuove le nostre difese naturali.
E poi, c’è la questione di alimentazione! Una questione spinosa in più direzioni! Una è il contenuto di ciò che mangiamo, sempre per via della pubblicità fallace, la totale disinformazione, mirata a farci consumare i prodotti delle grandi industrie, spesso alterati, pieni di conservanti, coloranti, concimi artificiali e pesticidi. E dall’altro canto si è cercato con delle politiche di togliere del tutto ai privati cittadini le fonti di auto sostentamento.
 Vi faccio un esempio: quando abitavo in uno dei piccoli paesi del Basso Lazio, conoscevo una famiglia di contadini. Non avevano un’azienda vera e propria. Semplicemente vivevano come una volta: avevano le galline, i conigli, una decina di pecore. Il marito d’estate portava le pecore sul pascolo in montagna: lui a cavallo e le pecore a piedi per i sentieri periferici del paese. La moglie produceva le ricottine paesane con il latte delle pecore e le vendeva porta a porta. Le produceva nello scantinato di casa, a mano. Erano deliziose, e nessuno si è mai avvelenato! Per di più ogni tanto vendevano qualche pollo o coniglio alla macelleria del paese. Gli animali allevati a terra, nutriti con l’erba e ortaggi del loro stesso cortile. Niente mangime, niente ormoni, tutto naturale come una volta! Questa famiglia si sosteneva così, visto che il lavoro non c’era. Ma poi arrivarono le nuove regole: chi ha le pecore deve iscriversi nella camera di commercio, chi ha le galline deve avere il certificato che non abbiano l’aviaria, chi produce la ricotta deve avere un laboratorio con i macchinari specifici, e tutto questo a danni e spese delle famiglie! Alla fine hanno dovuto togliere le pecore, le galline, non hanno più prodotto la ricotta, semplicemente perché non erano in grado di sostenere tutte queste spese imposte dallo Stato! E così una famigliola autosufficiente divenne una famiglia povera, senza alcun modo di sussistere!
Un altro esempio: c’era nel paese limitrofo a quello in cui abitavo, un mulino. Un edificio storico, con i macchinari delle epoche lontane, che stavano lì come i pezzi da museo, mentre macinava il grano usando i macchinari moderni. L’edificio del mulino si trovava a cinque o sei  metri dalla casa del proprietario, una casa moderna, con tutti i servizi necessari. Beh, a un certo punto il mulino è stato chiuso. Causa: nell’edificio non c’era il bagno! Un’altra famiglia da autosufficienza passò alla povertà!
E questi sono solo due piccoli esempi pratici sul come a colpi di regolamenti man mano si toglieva ai privati la possibilità di sopravvivenza in assenza di lavoro fisso! I regolamenti assurdi mascherati da progresso, quando in realtà paralizzano il tessuto sociale marcando sempre di più la differenza tra ricchi e poveri! Alcuni di questi regolamenti hanno avuto come giustificazione le strane malattie che colpivano un po’ di anni fa gli animali da cortile destinati all’alimentazione. Dico strane, perché prima non c’erano, sono apparse dal nulla e sono sparite non appena sono usciti i suddetti regolamenti!
Vi ricordate la mucca pazza? Una malattia in un certo senso provocata. E provocata dai grandi allevamenti, dove alle mucche si somministrava la polvere di ossa! Una forzatura, un modo assolutamente innaturale, perché le mucche nella natura non mangiano le ossa dei loro simili, ma solo l’erba! La morale? Tutti hanno dovuto certificare i propri animali, e non di certo gratis! E le grandi aziende, che hanno provocato il fenomeno, dopo un piccolo arresto, hanno continuato le loro attività, mentre i privati che di mucche ne tenevano due o tre, nutrite d’erba in stato brado, proprio lì dove il pericolo era presso che inesistente, hanno dovuto toglierle, perché i nuovi regolamenti erano insostenibili economicamente! E così ci hanno costretti a mangiare la carne di animali cresciuti con il mangime, mai usciti all’aria aperta, mentre gli animali cresciuti con l’erba dei pascoli, sono spariti dalla circolazione! Più o meno la stessa cosa è accaduta con l’aviaria, la salmonella e la suina! Si sente più parlare di queste malattie? No! Intanto i privati che producevano la carne non lo possono più fare!
E questo quanto riguarda i cibi animali. Ma negli ultimi anni hanno preso di mira anche i cibi d’origine vegetale! E siccome non è possibile provocare le malattie alle piante, si ricorre all’altro stratagemma.  Con la scusa delle marche DOC, DOP, IGP,presentandole come una specie di copyrigt  alimentare di made in Italy, si sta cercando di obbligare alla tracciabilità della semente, sempre per impedire ai privati di produrre la verdura da vendere al mercato, auto sostenendosi ! E farci mangiare i prodotti delle grandi aziende che usano gli ormoni, i concimi artificiali, e tanti altri sotterfugi, talvolta illeciti e dannosi per rendere più presentabile la merce!
 Poco fa nel notiziario locale hanno riferito che un venditore ambulante di frutta fu fermato, multato e il carico sequestrato perché “non tracciabile”. Sapete cosa significa? Un vecchietto su un’apetta a tre ruote, non va di certo a comprare arance, mandarini e limoni in Cina o in Marocco! Vende la frutta che cresce nel giardino di casa. È una forma di auto sostentamento che adesso è diventata un crimine! Perché secondo le norme europee la frutta deve avere l’etichetta di dove proviene, e certamente provenendo dal giardino privato “non è tracciabile”.
Anzi, tornando al discorso di prima e pensandoci attentamente, non è esatto che non si può provocare le malattie delle piante: mi viene in mente il parassita che distrugge gli oliveti e l’altro che ha distrutto i castagneti! Anche questi insetti dannosi  prima non c’erano, e adesso da dove saltano fuori? Un altro strattagemma per legittimare gli OGM?
Ma tutto questo passa inosservato alla popolazione immersa nel mondo virtuale del web, la gente che ha tre quattro lauree ma che non è in grado di distinguere il prezzemolo dal sedano e si sorprende che le patate crescono sotto terra!  Del resto anche questa è una delle strategie per disorientare la gente. Ci fanno studiare “a pappagallo”, cioè ripetere a memoria tutto ciò che è scritto nei libri, la pura teoria, che spesso e volentieri non corrisponde alla pratica, ma che fa lievitare il proprio io di quanti incorniciano l’ennesimo diploma da appendere alla parete del salotto! E così abbiamo gli architetti che non sanno quante carriole fa un quintale di cemento, gli ingegneri che non sono in grado di progettare una struttura idonea alla specificità del suolo, gli amministratori incompetenti e così via! E poi crollano i ponti, implodono i palazzi, e niente funziona come dovrebbe! Ma tutti hanno studiato e fanno le maestrine su FB se qualcuno sbaglia qualche lettera nei dibattiti, tacciando di ignoranza i collocatori che la pensano diversamente da loro!
E adesso dopo questo breve excursus nel passato non troppo lontano, torniamo alla dura realtà di oggi. Un virus pericoloso, in certi casi letale che miete le vittime sia direttamente, facendo morire chi l’ha contrato, sia indirettamente, quanti a causa della pandemia sono rimasti senza alcun modo di sussistere. Muoiono gli anziani, muoiono i malati, muoiono i medici… ma stranamente non è morto ancora nessun politico! Sembrerebbe che questo virus agisce in modo mirato. Fa morire gli anziani, che hanno lavorato una vita, versando i contributi allo Stato, e che adesso questo Stato li deve restituire in forma di pensioni; fa morire i malati affetti dalle gravi patologie, che “costano” allo Stato senza essere produttivi; insomma una strage di persone che “non sono utili” alle elite di comando!  Non vi sembra strano? E non vi sembra strano anche il fatto che creando in laboratorio un virus, i suoi ideatori non hanno creato l’antidoto? Veramente a me sembra poco probabile! Un virus non sceglie le vittime in base alla loro posizione sociale. Se colpisce gli anziani, in teoria dovrebbe colpire anche qualche senatore a vita, qualche deputato. Ma niente! I politici, i parlamentari sono tutti sani come un pesce? L’unico capo di Stato che si è ammalato è stato quello inglese, guarda caso appartenente ad uno Stato che è uscito dall’UE! Curioso, no? Tutte queste stranezze hanno una sola spiegazione plausibile: l’antidoto esiste ma non alla portata di mano di tutti! Le elite bancarie occulte vogliono ridurre la popolazione sottomettendola, e le elite delle case farmaceutiche vogliono introdurre il vaccino obbligatorio, dagli effetti collaterali ignoti, che stranamente nemmeno garantirebbe l’immunità(e allora a cosa serve?) ma che potrebbe far ammalare di malattie da effetti collaterali la popolazione mondiale, che essendo malata certamente non potrebbe più ribellarsi!  Lo scopo di tutto ciò mi sembra molto, ma fin troppo chiaro: con la scusa della minaccia alla salute pubblica, si è instaurato un vero e proprio regime. Le pattuglie, gli elicotteri, i droni, tutto per spiare la gente comune che si sposta, ma nulla per scovare i criminali, gli spacciatori, i truffatori. E passo dopo passo si dirige verso il controllo assoluto sulle nostre vite dalla parte dello Stato e dell’UE: prima l’autocertificazione semplice, poi quella controfirmata, e adesso la App! “Ma no, non è obbligatoria!” ci dicono, intanto ci illustrano la sua efficacia ed utilità! Un po’ come il digitale terrestre… poi però sappiamo bene come è andata a finire con il digitale! E da lì, dopo che questa famigerata App diventerà obbligatoria, salterà fuori un problema: il cellulare si può perdere o dimenticare! E si comincerà la nuova campagna pubblicitaria sul nuovo dispositivo che ci permetterà di tenere tutti i nostri dati sempre con noi senza poterli perdere o dimenticare; inoltre ci diranno che per pagare le tasse, non dovremo più recarci alla posta, facendo la fila, soprattutto nell’era del dopo virus con il distanziamento sociale obbligatorio; ci illustreranno come sarà efficace per le persone sole in caso del malore o per gli escursionisti spericolati dispersi nelle montagne per essere localizzati facilmente; e tanto altro ancora! E questo dispositivo sarà il microchip! Ma ciò che non ci diranno nella pubblicità è che con questo dispositivo diventeremo spiati in tutto e per tutto, che non ci sarà permesso più avere le opinioni diverse da ciò che ci vogliono inculcare, che diventeremo gli schiavi del regime, nel quale dovremo giustificare ogni piccola cosa che ci concediamo, non potremo ne vendere ne comprare, ne circolare con la macchina, ma soprattutto non potremo più contestare i soprusi del sistema!   E così la fune messa sul nostro collo dalle elite occulte finirà di stringersi, soffocando definitivamente la nostra libertà! E a pensare che c’è chi ancora afferma che tutto è per puro caso e non c’è un complotto! Svegliaaaaa!

Abraxus Templi Secretum.

lunedì 27 aprile 2020

Sui sentieri di antica Cosentia




Sui sentieri di antica Cosentia




Ecco il mio nuovo quadro templare. Si intitola "Sui sentieri di antica Cosentia". Sullo sfondo del cielo "in guerra" tra le due forze rappresentate da due angeli: l'uno bianco e l'altro di fuoco, sorge la città di Cosenza. La città contesa tra l'angelo distruttore(di fuoco) e San Michele Arcangelo (bianco). E lungo il fiume, l'antico sentiero è attraversato dai cavalieri Templari che sono diretti in città e sono accompagnati da due cani da caccia. Uno dei cavalieri, il più anziano, probabilmente il saggio Gran Maestro, porta il beauceant, che sventola nel vento quasi avvolgendo il paesaggio della città sullo sfondo. Il senso della scena consiste nel fatto, che nel momenti critici della vita dell'umanità, quando in palio c'è la sopravvivenza di molti, talvolta di tutti, i buoni sentimenti (rappresentati dai cavalieri Templari), come lealtà, altruismo, amicizia, sacrificio di se stessi per il bene degli altri, tornano nelle nostre coscienze, risorgendo dalle profondità della coscienza collettiva, che nei tempi ordinari, quando tutto procede normalmente è sopraffatta dagli egoismi del momento, "bene io bene tutti". Quando tutto va bene, ci si lamenta per le vanità, senza apprezzare ciò che si ha, dandolo per scontato, quando invece è un dono. Ma quando questo dono viene a mancare e arriva un momento critico come si vive adesso, si svegliano i sentimenti antichi, ciò che in realtà dobbiamo essere: i combattenti confortati dalla fede in continua ricerca della verità!
Federica Olga Paliani (Federica Templar)
diaconessa Chiesa Ortodossa Italiana
Precettore Confraternita Templare San Giacomo de Molay di  Cosenza

sabato 11 aprile 2020

Auguri di buona pasqua

Auguri di Buona Pasqua

Ai nostri  fratelli in Cristo che festeggiano la Santa Pasqua, Grazia, Misericordia e Pace.

                         
In nomine Patriis et Filii ed Spiritus Sancti. Amen
Caro fratelli,
                        oggi le Sante Chiese di Dio che seguono la tradizione ortodossa festeggiano la domenica delle Palme, ossia l'ingresso trionfale di Gesù nella città santa di Gerusalemme, a dorso d'asino ed osannato dalla folla, ma in Italia per i fedeli della Chiesa Cattolica  e delle altre Chiese Cristiane oggi si festeggia la Pasqua della resurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo.
                        Anche se rinchiusi nelle nostre case e nell'impossibilità di celebrare o partecipare ai sacri riti pasquali, uniamoci nella preghiera e, sia pure virtualmente, abbracciamoci come fratelli. 
                        In questo momento di pandemia dove gli scienziati e nostri governanti ci consigliano di seguire norme di protezione e restare in isolamento approfittiamone per riflettere sul senso della Pasqua, un evento unico e rivoluzionario, perché Dio prima liberò i suoi fedeli dalla schiavitù per indicargli una strada di libertà e poi, con il suo sacrificio e la sua resurrezione di Gesù chi ha resi suoi figli, ci ha liberato dalle catene del peccato ancestrale e indicato la via delle nostra rinascita spirituale.
                        Per i cristiani la Pasqua è la Festa della Fede dove tutti i cristiani sono tenuti a rinascere e portare la buona novella tra le genti, come ha ribadito Gesù ai suoi discepoli quando, dopo la resurrezione disse: andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura (Mt 16,9:20) poiché come il padre ha mandato me io mando voi (Gv 20,21).
                        In questo giorno preghiamo per tutte le vittime dell'epidemia che sta flagellando il nostro popolo e l'intera umanità, per i medici, gli infermieri, le forze dell'ordine, i governanti e tutti coloro che combattono per la difesa della nostra salute e della nostra vita, ma nello stesso momento non dimentichiamo di curare la salute dell'anima e che il fine dell'uomo è quello ricongiungersi a Dio (theosis), pertanto  perdoniamo i nostri nemici e accogliamo Dio nei nostri cuori.

Christòs anèsti ek nekròn,  thanàto thànaton patìsas,  ke tis en tis mnìmasi  zoìn charisàmenos.
Cristo è risorto dai morti, con la morte ha distrutto la morte, dando in grazia la vita a coloro che giacevano nei sepolcri.


Mons. Filippo Ortenzi
Arcivescovo Metropolita della Chiesa Ortodossa Italiana
tel. +39 0621119875 – cell. +39 3917065512
email: chiesaortodossaitaliana@gmail.com