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giovedì 28 maggio 2020

Ricostituito il Consiglio dei Cavalieri


Ricostituito il Consiglio dei Cavalieri
Conte Vincenzo Boi
E' stato ricostituito il Consiglio dei Cavalieri, organismo creato a San Michele Mondovì (CN) il 27 luglio 2015, anniversario della glorificazione di San Giacomo de Molay, con delibera del Consiglio Nazionale Ecclesiastico Prot. n. 61/2015 e previsto dal Canone 16 comma 13 del Codex Canonum della Chiesa Ortodossa Italiana approvato il 22 agosto 2019 con Bolla Apostolica "Codex Ecclesia Orthodoxa Italiaca" dal Santo Sinodo (prot. N. 14/19).


fratel Vincenzo  e l'Arcivescovo Filippo

Per una certa ritrosia da parte dei proto gerarchi della Chiesa nel periodo 2016 -2019 detto Consiglio, pur non essendo stato giuridicamente sciolto, è rimasto inattivo. Onde ricreare il coordinamento delle Confraternite religiose d'ispirazione cavalleresca promosse dalla Chiesa, nonché delle associazioni cavalleresche o degli ordini dinastici operanti nel nostro Paese che hanno chiesto l'assistenza spirituale della nostra Chiesa, con Decreto Apostolico n. 50 del 28 maggio 2020 giorno nel quale la nostra Chiesa commemora: San Germano di Parigi, vescovo - San Caruano diacono e martire romano e San Gemiliano vescovo e martire di Cagliari, l'Arcivescovo Metropolita S.E.R. Filippo di Roma, ha chiamato a Coordinare  detto Consiglio il conte don Vincenzo Boi, ipodiacono della nostra Chiesa, carabiniere in congedo, Gran Priore Magistrale d'Italia dell'O.S.M.T.J (Ordine Sovrano Militare del Tempio di Jerusalem), Presidente Nazionale dell'Associazione Culturale Carabinieri in Congedo "Carlo Alberto dalla Chiesa" e comandante dei "Falchi e Aquile d'Argento" dell'AssoInterforze di Polizia in Congedo di Firenze.


domenica 24 maggio 2020

24 maggio - Sant'Ugone dei Pagani


24 maggio - Sant'Ugone dei Pagani


Dopo mille anni, il 16  settembre 2017 è  stato glorificato dalla Chiesa Ortodossa Italiana, quale martire della cristianità, il Nobile Cavaliere Ugone dei Pagani, fondatore e primo Gran Maestro dei Cavalieri Templari. Per anni ha combattuto in Terra Santa per difendere i pellegrini che ivi si recavano e
che purtroppo venivano continuamente aggrediti, derubati e finanche uccisi da bande
di musulmani che scorazzavano su quei luoghi sacri calpestati dal Cristo dei popoli.
Eppure, valutando gli avvenimenti storici, mai la Chiesa di Roma si è sentita in
dovere di dire grazie a questi cavalieri che hanno dato la loro vita per difendere la
cristianità. I Templari hanno combattuto, sono morti e prima ancora hanno costruito Chiese,luoghi di accoglienza per i pellegrini di cui la “santa” Madre Chiesa di Roma si è impadronita. Ugone dei Pagani è un martire della Fede cristiana perché morto combattendo contro i mussulmani a in Terra Santa – a SUR, odierna TIRO (Libano).
Postulatore della causa di glorificazione è stato  Fr. Francesco Russo, barone di Cortimpianom e marchese di San Lorenzo, Gran Priore della Confraternita dei Cavalieri Templari "Ugone dei Pagani" che da anni si batte per far conoscere la figura del Santo e che è riuscito ad ottenere dal Comune di Pagani che la via dove ha sede la Confraternita sia stata dedicata allo stesso. La liturgia
di glorificazione di Sant’Ugone dei Pagani è stata effettuata presso il Monastero Ortodosso di San Martino in Umbria dall'attuale Metropolita della Chiesa Ortodossa Italiana Sua Ecc. Rev.ma
Vescovo Filippo delle Terre di Roma ( al secolo Filippo Ortenzi ), coadiuvato da Padre Antonio Berardo (attuale vescovo di Ravenna), da Padre Joseph Djonkou, da Padre Cosma  e da Padre Stefano.


Qui di seguito si riportano brevi notizie storiche del ricercatore e scrittore di
Grosseto Co. Maurizio Santi di Villa dei Santi:

Ugone o Ugo dei Pagani nasce a Nocera dei Pagani, (questo territorio salernitano,
allora, faceva parte della Basilicata), precisamente a CORTIMPLANUS una corte
fortificata. La città bassomedievale si sviluppa nell'attuale Nocera Inferiore,
naturalmente trattasi di cronache scritte da storici. Ugone dei Pagani nato il giorno 9
febbraio dell'anno 1070 (alcuni storici dicono nell'anno 1074) e morto combattendo
a SUR, odierna TIRO (Terra Santa), il 24 maggio 1136; le sue spoglie furono portate
in Italia e tumulate nella Chiesa di San Giacomo a Ferrara, città in cui i suoi parenti
rappresentavano potenti famiglie. Infatti il cugino di Ugone dei Pagani, Ansoise
Amarelli, fratello di Alessandro morto in Terra Santa ( riportato nella lettera scritta
da Ugone allo zio ) era un nobile molto potente in Ferrara, avendo sposato
Cassandra d'Este dei Duchi di Ferrara e nella stessa chiesa di San Giacomo risultano seppelliti anche altri importanti personaggi della famiglia Pagani / Pagano oltre ad
Ugone, come riportato in antiche cronache storiche. Ugone dei Pagani morì nel mese di maggio - mese dedicato alla Madonna tanto amata da San Bernardo e dai Cavalieri Templari. Strana coincidenza : il 24 maggio, giorno della morte di Ugone dei Pagani, ricorre la festività della Beata Vergine Maria Ausiliatrice.
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Cortimpiano è un castello (oggi praticamente scomparso) che si trova nel centro
storico della città di Pagani. Il toponimo Curtis in Plano o Curtem in Plano è
attestato fin dal IX secolo. Cortinpiano, originariamente tra i possedimenti di Potone
(nipote del Duca di Benevento), ancora prima del 1433 ne ebbe la Signoria Pietro
Pagano; successivamente divenne Baronia in possesso dei Filangieri. Molto
probabilmente si trattava dei ruderi collegati al castello del Parco di Nocera
Inferiore; la più antica attestazione del castello risalente all'anno 984, ma la parte sud della costruzione sembra risalire all'anno 800 e vi si stabilirono proprio i
Normanni. Relativamente all'ex Convento di Sant'Angelo in Grotta (trasformato oggi in ristorante), viene ricordato come Sant'Angelo a Cryptam e definito come Priorìa tra
il 1080 e il 1086 da San Pietro Pappacarbone nato a Salerno nell'anno 1038 e morto
il 4 marzo dell'anno 1123 ( alcuni scrivono 1122). Egli fu terzo Abate della Badia di
Cava ed è venerato come Santo della Chiesa Cattolica. San Pietro Pappacarbone
nato da nobile famiglia Longobarda di Salerno, nipote del primo Abate Sant'Alfenio,
si ritirò per un periodo alla vita eremitica, per poi andarsene in Francia a Cluny per
circa 5 anni, rinunciando a fare il Vescovo. Nell'anno 1092 ebbe l'onore della visita di
Papa Urbano II che aveva conosciuto a Cluny essendo il Pontefice francese. Il
monaco Pietro, come San Bernardo, era di nobile famiglia ed entrambi ebbero un importante approccio monacale con Cluny e lo stesso fervore religioso provenendo
dalla stessa scuola, anche se San Bernardo è nato nel 1090. ... Posso solo confermare
che Ugone dei Pagani certamente è nato nel territorio di Nuceria Paganorum e lì
cresciuto.
Rufras di Cortinpiano

Nobile cav. Fr. Francesco Russo  di Cortimpiano e San Lorenzo

AL SANTO CAVALIERE UGONE
Nobile cavaliere Ugone dei Pagani,
hai donato la tua vita in battaglia,
hai offerto il tuo sangue al Cristo vivente,
sei stato un valoroso guerriero tra la gente.

Attingiamo la forza
dal tuo animo di combattente,
prendiamo il coraggio
dal tuo grande-nobile cuore
per difendere il Cristo che
ancora oggi muore nel mondo,
per donare ai fratelli sofferenti,
serenità, pace e benevolenza.
Ti preghiamo, Sant’Ugone,
annienta nel cuore degli uomini
la loro crudele inumana violenza.
Santo cavaliere Ugone dei Pagani
poni le tue mani sul nostro capo,
poggia la spada sulle nostre spalle,
proclamaci, con la forza dell’amore,
tuoi discepoli, generosi, umili e leali.
Ti preghiamo, nostro amato Maestro,
stendi sulla nostra famiglia Templare
il sacro vessillo della Cristica Croce.

Pagani, 23 giugno 2017


lunedì 18 maggio 2020

L'ingegner Ambrogio Giordano Gran Priore della Confraternita di San Michele Arcangelo


L'ingegner Ambrogio Giordano

Gran Priore della
Confraternita di San Michele Arcangelo




L'ing.  Ambrogio Giordano, Presidente Nazionale della Fraternità Ortodossa e Pro-Rettore dell'Università Ortodossa San Giovanni Crisostomo al fine di rilanciare la Confraternita di San Michele Arcangelo, che molto interesse ha ottenuto suprattutto nel foggiano, terra dove è presente l'unica Basilica Celeste dedicata all'Arcagelo con 

Bolla Apostolica: Fraternitas Michelita

è stato nominato 

Gran Priore
Vicario della
Confraternita di San Michele Arcangelo

Ecco quale è la missione della Confraternita 
(Canone 72 del Codex Canponum della Chiesa Ortodossa Italiana)

Canone 72 – Confraternita San Michele Arcangelo

Comma 1) La Confraternita di San Michele Arcangelo si prefigge di favorire lo studio e la devozione a San Michele Arcangelo e della spiritualità basiliana italo-greca, la partecipazione al culto e all'apostolato della Chiesa nonché favorire la conoscenza e la valorizzazione religiosa, culturale e turistica dei luoghi di fede michelita, in particolare il Santuario di Sant'Angelo al Monte Raparo sito nel Comune di San Chirico Raparo (PZ) e la Basilica Celeste di Monte Sant’Angelo (FG).
Comma 2) Possono entrare a far parte della Confraternita uomini e donne di spiccate virtù cristiane che s’impegnano ad aiutare la Chiesa collaborando con i Vescovi, i Sacerdoti ed i Monaci.
Comma 3) Missione della Confraternita è quello di promuovere l’evangelizzazione e l’educazione dei giovani nonché favorire le vocazioni al sacerdozio ed alla vita monastica.
Comma 4) La Confraternita può essere attivata, qualora vi siano almeno 4 confratelli, presso ogni parrocchia, monastero od anche autonomamente in territori privi di struttura su iniziativa delle parrocchie o del vescovo del luogo, o dalla Cancelleria della Chiesa, previo assenso del vescovo territorialmente competente.
Comma 5)Al momento dell’ammissione è previsto un periodo di noviziato di almeno sei mesi, dopo il quale si potrà essere investiti Confratelli.
Comma 6) A livello locale la Confraternita è incardinata a livello parrocchiale o diocesano, è   diretta dal parroco (o dal vescovo) e guidata da un Priore assistito da un Consiglio del quale fa parte il Parroco (o il Vescovo o suo delegato se costituita in località priva di Parrocchia) un Vice-Priore, un Maestro dei Novizi ed altri eventuali dignitari.
Comma 7) La Confraternita a livello nazionale è sposta sotto la guida spirituale dell'Arcivescovo Metropolita che assume la veste di Gran Priore della Confraternita, aiutato da uno o più Gran Priori Vicari, scelti tra i membri del Clero

l'ing. Ambrogio Giordano