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martedì 11 febbraio 2020

Custodi della luce

Custodi della luce

Ed ecco a voi il mio ennesimo quadro templare! Si intitola "Custodi della luce". Un paesaggio vago al chiaro di luna, avvolto nella nebbia fitta che rende tutto spettrale e indefinito. Su un colle di sottofondo sorge una rovina di Cattedrale gotica, una volta maestosa ed imponente, che adesso è quasi distrutta, priva di tetto, con le torri mozze. Il simbolismo di tale paesaggio si riferisce allo stato in cui si trova oggi la fede cristiana. Cioè nel totale smarrimento, con le idee confuse e senza più punto di riferimento, dove il male viene presentato come il bene e il bene come il male, e tutto ciò in cui si è creduti fino a poco fa, crolla a pezzi. Ma in questo ambiente sinistro c'è una luce, data dal fuoco acceso dai due cavalieri Templari che dopo un lungo ed estenuante cammino attraverso i secoli, decisero di fare una sosta. Sono due con un solo cavallo. Il simbolismo che richiama il famoso "Sigillum", solo che i cavalieri non cavalcano l'unico cavallo, ma quest'ultimo è stato impegnato nel trainare un carro di legno, carico di un misterioso baule. Un carico talmente prezioso, che i cavalieri sono scortati dai due cani pastori abruzzesi, uno dei quali, salito sulla punta di una torretta di recinzione, veglia sul paesaggio circostante, mentre il secondo veglia sul carro, dal quale il cavallo adesso è slegato per farlo pascolare e abbeverare da uno dei cavalieri. Cosa c'è nel baule? Il tesoro? Le reliquie cristiane come ad esempio il Graal? Oppure l'archivio segreto dell'Ordine? Solo a chi lo trasporta è dato conoscere il suo contenuto! Ciò che è importante, è che il fuoco da loro acceso, porta un getto di luce, di chiarezza, e anche di calore in quella valle inumidita dalla nebbia notturna. Il fuoco è la conoscenza, la verità, il punto di partenza e di arrivo, ed appartiene alla fede templare, autentica, senza sotterfugi ne tornaconti, la fede che va gelosamente custodita dai guardiani fedeli ( i pastori abruzzesi), pronti a difenderla fino alla morte! In un'epoca di confusione, di incertezza, di scristianizzazione, i depositari del vero credo sono davvero pochi, ma finché ci sono, la presenza di Cristo in mezzo agli uomini è ancora garantita. E questi pochi, le scintille di fuoco nell'oscurità si chiamano TEMPLARI! +++nnDnn+++


Olga Federica Pagliani
Diaconessa della Chiesa Ortodossa Italiana
Dama Templare
Precettore Confraternita Templare San Giacomo de Molay di Cosenza

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